Questo shop Necchi si trova a Lecce in via Tito Minniti 23A
Telefono: 0832347569
Email: paoloquintino@libero.it

Durante gli anni ‘50, a Pascali Quintino venne proposto di diventare venditore di macchine per cucire Necchi.

Anche se erano anni difficili, Quintino accettò di buon grado e iniziò a vendere Necchi insieme al fratello Romolo e al sig. Raeli, che era capoarea della Puglia. Ben presto avviò una sua rivendita e diventò concessionario del marchio Necchi per Lecce e provincia. In quel periodo si faceva molta vendita porta a porta. I fratelli Pascali avevano anche delle dipendenti che facevano lavori di ricamo a telaio.

Più tardi aprì un negozio a Maglie, mentre Romolo aprì un punto vendita a Lecce.

Quelli furono per i fratelli Pascali gli anni d’oro, tanto che la gente chiamava Quintino “il Signor Necchi”.

Una volta c’era la convenzione di fare i regali durante l’Epifania e non a Natale, quindi il 5 gennaio era un giorno di grandi vendite e si consegnavano le macchine fino a mezzanotte, per far trovare il regalo alle mogli o alle figlie la mattina.

Quintino, la notte dell’Epifania, riusciva a vendere fino a 10 Supernova Necchi con mobiletto.

Supernova Necchi

Nel 1975 il figlio di Quintino, Fulvio, venne mandato nella sede di Pavia a fare i corsi tecnici dove cominciò a coltivare la passione per il mondo delle macchine per cucire. Sono i favolosi anni in cui, dalla Julia, si passa alla 503, alla 575 e poi alla 565… Nel 1985, dopo il servizio militare, Fulvio affiancò il padre in negozio, mentre il fratello Paolo gestiva un frantoio oleario. Quando fu il momento di rinnovare il frantoio, Paolo decise di cambiare direzione e si unì al fratello nella gestione del punto vendita.

Da poco tempo Quintino non c’è più e, ora, un’altra generazione di fratelli Pascali, continua la tradizione del padre, nel punto vendita di Lecce che da poco è stato totalmente rinnovato, diventando uno dei primi Atelier Contemporanei di Necchi, un nuovo concetto di negozio del cucito dove i clienti imparano le tecniche più in voga, lavorano in gruppo e trovano non solo le macchine, ma anche stoffe, accessori, filati per dare sfogo alla loro creatività.